Marguerite esce da un negozio di scarpe e subisce il furto della borsa. Georges trova il suo portafoglio per terra, nel parcheggio di un centro commerciale e comincia a fantasticare su di lei, ancora prima di contattarla, senza conoscerla. Il desiderio di questa donna che fa la dentista e il pilota di aerei leggeri è così forte che riempie la sua vita di padre di famiglia e di marito di pensieri e azioni irrazionali. Marguerite resiste, ma per poco. È una corsa verso l’errore, piena di vita, inarrestabile. A quasi novant’anni, Alain Resnais, con Les Herbes Folles, tratto dal libro di Christian Gailly “L’incident”, elabora un film che si può dire virtuoso, tanto nel senso di musicalmente inappuntabile, quanto in quello di visivamente e narrativamente acrobatico.