Barbara accompagna la sua classe in gita ad un museo di Perugia, al termine della quale viene trovato un quadro sfregiato da un segno di pennarello, e i custodi, avendolo notato solo adesso pensano sia stato qualche allievo della Michelangelo. Dopo una breve indagine, vengono ritenuti colpevoli Federico e Nicola per aver sfregiato il quadro, e Barbara per non averli sorvegliati e non essere intervenuta al momento dell'accaduto. Ma grazie ad una storia raccontata da Vittorio ad Emilio sul suo passato da colonnello, la verità viene a galla: lo sfregio era già presente da diversi anni, ma nessuno se n'era mai accorto perché il quadro, una volta acquisto era stato messo subito nei magazzini e messo in esposizione il giorno stesso della gita.