Negli anni '90 migliaia di persone in Kurdistan, attivisti politici, studenti, sindacalisti, "scomparvero" dopo essere state detenute e interrogate sotto tortura. In molti casi i loro assassini eliminarono i corpi gettandoli fuori dagli elicotteri o seppellendoli in pozzi pieni di acido. Sono centinaia gli ‘scomparsi’ in Turchia e Kurdistan, assassinati da forze paramilitari come il JITEM (corpo segreto della Gendarmeria) e Hizbul-Kontra (per molti versi predecessore dell’ISIS) che sono state finanziate e sostenute dallo stato.
Il documentario racconta il caso di sette persone, tra cui quattro bambini, scomparse nella città di Kerboran [Dargeçit] nel 1995 e l’instancabile ricerca delle loro famiglie per i resti dei loro cari.